Gli Esbat sono rituali religiosi pagani e neopagani dedicati al principio femminile della divinità. Sono associati alle fasi lunari, per cui si festeggiano ogni 28 giorni, seguendo il ciclo lunare. Non si deve credere che i pagani festeggino la Luna, ma la Dea Madre, di cui la Luna è un simbolo.
Il ciclo lunare dura 28 giorni solari, durante i quali la luna assume quattro fasi:
• luna nuova: si trova in congiunzione con il Sole (nella sua stessa direzione) e perciò tramonta e sorge con lui. Non è visibile, essendo occultata dall’intensa luce solare, anche se nei giorni immediatamente precedenti o seguenti (quando mostra una flebile falce) è debolmente illuminata da una luce pallida, quella dei raggi solari riflessi dal nostro pianeta. Non è ancora nata!
- luna crescente: mostra un disco (rivolto a Ovest) parzialmente illuminato ma per meno della metà;
- luna piena: si trova in opposizione al Sole (dalla parte opposta al Sole) ed è completamente illuminata. Sorge e tramonta in modo opposto al Sole, cioè con una differenza di 12 ore (180°). Ha circa 15 giorni!.
- luna calante: la frazione illuminata del disco lunare continua a decrescere mostrando ancora una piccola parte che si trova rivolta verso Est.
Esistono però tre fasi intermedie tra queste, ognuna delle quali ha una precisa influenza:
- primo quarto: in quadratura con il Sole (a 90° dal Sole verso Est), sorge e tramonta 6 ore dopo di lui e mostra metà emisfero (rivolto a Ovest) illuminato; ha quasi 8 giorni;
- gobba crescente: la porzione di disco illuminato è grande oltre la metà della Luna;
- gobba calante: il disco lunare appare illuminato per oltre metà, però è in fase decrescente;
- ultimo quarto: la nostra lucente Luna sta per compiere il giro completo, infatti si trova di nuovo a 90° dal Sole, ma questa volta rivolta ad Ovest, per cui sorge e tramonta 6 ore prima di lui. L’emisfero illuminato è rivolto a Est e la Luna ha circa 22 giorni.
La luna piena, proprio per la sua ‘pienezza’, rappresenta che quello che sta portando in grembo, che la sua ‘gravidanza’ sta per giungere al termine… non c’è nulla di più potente che portare una nuova vita dentro di sé, per questo le energie di una luna piena hanno grande potere e influenza. E poiché nelle notti di luna piena l’energia emanata dalla luna è maggiore, si svolgevano i riti pagani, rituali per onorare Madre Terra, sua madre la Luna e il potere del Femminino Sacro. Esistevano, comunque, rituali legati a ogni diversa fase lunare, perché la vibrazione dell’energia è ovviamente diversa. Gli esbat erano un momento più intimo rispetto ai sabbat, che sono le otto feste del paganesimo dedicate al Dio Sole. L’anno solare contiene 13 mesi lunari, ossia 13 lunazioni (quindi ci sarà un mese solare con due lune piene, la seconda delle quali sarà la tredicesima luna) e quindi dodici o tredici esbat, che ogni anno cadono in date diverse.
L’eventuale tredicesima luna, viene detta Luna blu (Blue Moon, anche se non appare veramente blu) ed è considerata da alcuni la più potente nell’arco di un anno solare, infatti è la seconda luna piena all’interno di uno stesso mese, e capita solo una volta circa ogni 3 anni. Per questo veniva considerata la più adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti ed è associata a serpenti e gufi, animali di potere (o animali totem).
La luna è connessa al lato emotivo della vita e le festività lunari servono a ricaricare le nostre energie e invitano alla riflessione sul mondo che è intorno a noi, che ci circonda.
La Luna, quindi, è uno dei fondamentali archetipi non solo del femminile in generale ma anche del Femminino Sacro… perché rappresenta tutto ciò che è ciclico, in continuo mutamento. È l’ispiratrice dell’energia di trasformazione e cambiamento, è il simbolo del rinnovamento profondo e interiore ed è collegata alla tradizione della triplice Dea, che mostra tre dei suoi volti e ce ne nasconde un quarto (la Luna Nuova o luna nera), anch’esso prezioso.
Il novilunio è, infatti, la fase della Luna in cui l’emisfero visibile dalla Terra è completamente in ombra e, anticamente, era considerato il giorno in cui compariva di nuovo la luna. Per i Babilonesi la luna nuova era il momento in cui la Dea era soggetta al ciclo mestruale, e in quel giorno non era di buon auspicio lavorare. Nella cultura ebraica, la nuova luna è il primo giorno del mese, chiamato Rosh Chodesh, ed è ancora osservato da alcuni come una festività per le donne.
Fin verso la metà del I secolo avanti Cristo, il calendario romano si basava sul ciclo lunare, e per questo, originariamente il mese non era che l’unità di misura che rappresentava l’intervallo di tempo tra una Luna nuova e quella successiva. La luna nuova sprigiona una forte energia rinnovatrice, vitale (con caratteristiche energetiche diverse relative al segno zodiacale in cui si verifica), perché è lo sposalizio ‘celeste’ tra Sole e Luna, tra la notte e la sua magica sensibilità e il giorno con la sua luce vitale e gioiosa… è il matrimonio alchemico tra femminile e maschile sacri e, quindi, rappresenta a tutti gli effetti un nuovo inizio.
Le tradizione greco-romana della triplice Dea, della triplice Madre, ovvero la Luna Crescente (la giovane sposa, la nascita, il divenire), la Luna Piena (la maturità, la fecondità, la femminilità) e la Luna Calante (l’anziana, la saggezza, la morte e l’immortalità) sono la rappresentazione delle tre fasi lunari rappresentate con volti femminili in quanto, sin dall’antichità, nella tradizione esoterica la luna è associata alla donna, alle sue energie vitali e spirituali e al suo ciclo vitale di 28 giorni, pari al ciclo lunare.
I riti legati alla celebrazione della Luna Piena hanno, dunque, un forte carattere purificatorio e protettivo e sono collegati al cerchio, che rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione… quello che non ha rottura o interruzione. È un simbolo di ciò che non ha né inizio né fine… una linea unica, ‘morbida ma ferma’, le cui estremità si ritrovano per perdersi l’una nell’altra. Il cerchio non ha angoli né spigoli, è armonioso… indica l’immaterialità dell’anima, lo Spirito… lo spazio sacro, il Tempio, dove si concentrano tutte le energie, quelle materiali così come quelle spirituali: il cerchio, nel suo significato, rappresenta il Sole (il potere maschile), ma, poiché allo stesso tempo simboleggia l’anima e l’acqua, è anche il principio femminile materno. La forma del cerchio (o infinita) rappresenta il femminile in contrasto con il potere paterno, maschile, verticale, delimitato.
Il cerchio, come cerchio magico o sfera, ha origini antiche e simboleggia un limite magico, invalicabile. Infatti, molti santuari, templi, luoghi sacri dedicati soprattutto alla Dea Madre hanno la base circolare.
Ermete Trismegisto ha detto che Dio è un cerchio il cui centro è ovunque e la cui circonferenza è in nessun luogo. Per C. G. Jung e per il pensiero psicologico moderno, il cerchio, simboleggia il Sé e la totalità della psiche.
Nel Buddhismo e nell’Induismo il cerchio è la ruota della vita (la Ruota del Samsara, la ruota dei cicli di incarnazione) nel mondo manifestato, l’Illuminazione e la perfezione umana.
Anche per gli Indiani Americani il cerchio è il Cielo e il Sole, ma anche il potere della Terra.
I rituali in cerchio dei Celti, dei Babilonesi, degli Alchimisti medioevali erano parte di una formula di Alta Magia per onorare la Divinità e invocarla per propiziare il suo favore e la sua protezione.
Nelle antiche tradizioni, sono stati dati agli esbat nomi diversi a seconda del mese in cui la luna piena cade; quelle che seguono sono le denominazioni più usuali:
1. Luna del lupo, gennaio 2. Luna del ghiaccio, febbraio 3. Luna del seme, marzo 4. Luna delle gemme, aprile 5. Luna del fiore, maggio 6. Luna del miele, giugno 7. Luna del raccolto, luglio 8. Luna del grano, agosto 9. Luna della vendemmia, settembre 10. Luna delle foglie, ottobre 11. Luna della neve, novembre 12. Luna fredda, dicembre.
Istituto di Bioenergia
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fonti:
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