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Nella mitologia greca, Prometeo fu punito dagli Dei per aver rivelato agli esseri umani il segreto del fuoco, e per punizione fu incatenato a una roccia e costretto ogni giorno a farsi mangiare il fegato da un’aquila (organo che ogni notte si rigenerava) finché non venne liberato da Ercole. Forse basandosi sulla sopravvivenza di alcuni dei feriti in battaglia, gli antichi greci sapevano che il fegato è l’unico organo umano capace di rigenerarsi.

Nel Talmud il fegato è visto come la sede della rabbia e la cistifellea il suo contrario. Presso gli Etruschi il fegato era considerato uno specchio della cielo e per questo veniva esaminato dagli aruspici nelle divinazioni. Dagli arabi e dai persiani il fegato è spesso usato come figura retorica per indicare il coraggio e la stessa cosa avviene per l’espressione italiana ‘avere fegato’. Anche se nella MTC è la vescicola biliare, o cistifellea, ad essere definita l’ufficiale delle decisioni. E il suo corretto funzionamento è importante proprio per prendere l’iniziativa perché dona coraggio e intraprendenza. Se va in ‘vuoto energetico’ è porta a timidezza e indecisione (e provoca risvegli troppo mattutini e poco riposanti).

Secondo la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) il fegato fa fluire liberamente l’energia Qi. Il che significa che interagisce con le emozioni… calma/ agitazione, pazienza/rabbia… con la digestione, la biochimica cellulare e la secrezione biliare. Sappiamo che frustrazione e collera danneggiano il fegato e provocano sintomi fisici che conosciamo bene quali gonfiori di pancia, nodi alla gola, al petto, depressione, astenia ecc. Il fegato dona risolutezza, coraggio e ordine programmatico nella vita. Il suo Qi (energia) ascende, va verso l’alto e regola la crescita infantile, ma se disarmonico o eccessivo ‘scalda la testa e gli occhi’ provocando rabbia e impazienza… provocando arrossamento oculare evidente e voce alterata, atti rabbiosi, emozioni che esprimono rabbia etc. Potrebbe suonarvi strano, ma oserei dire che l’espressione ‘mi va il sangue alla testa’ è ‘scientificamente’ quando riguarda le sintomatologie e i disturbi legati al fegato.

La Medicina Ayurvedica considera questo organo un organizzatore e un ordinatore che fa da freno agli eccessi di ogni genere, che detesta gli estremi e teme il Vento inteso sia come clima ventoso (fattore esterno) che come movimento eccessivo (fattore interno). Inoltre, il fegato governa il lato sinistro di lingua e testa (e quindi è all’origine di alcune cefalee) mentre la vescicola biliare governa quello destro.

Quindi, definire che cosa sia il fegato non è affatto semplice. Infatti, si tratta dell’organo più complesso del corpo umano, in quanto a quantità e varietà delle funzioni. Cominciamo con il dire che si tratta di una ghiandola, la più grande contenuta nel nostro corpo, e che gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo, svolgendo una serie di processi tra cui l’immagazzinamento del glicogeno, la sintesi delle proteine del plasma, la rimozione di sostanze tossiche dal sangue, la produzione di bile. La cistifellea, preposta a raccogliere la bile, soffre di ristagni se il fegato non svolge bene la sua funzione. Il fegato distrugge le sostanze che non servono più una volta che queste hanno esaurito la loro funzione e sono state rimpiazzate da altre, più attive; demolisce e cattura le sostanze tossiche che il nostro corpo può assumere, più o meno accidentalmente.

Tutte funzioni preziosissime per il nostro organismo e per questo è importante, anzi indispensabile, depurare il fegato per smaltire grassi e tossine e tenere lontani quei disturbi che possono squilibrare quest’organo tanto prezioso. A volte penso che se il fegato potesse parlare, ci direbbe: ‘Amico mio, io ti depuro ma tu… mantienimi depurato!’. Per questo con grande piacere vi propongo ora alcuni suggerimenti che possono aiutarci in questo piccolo ma grande atto di amore verso noi stessi.

Durante la giornata, ricordiamoci di bere acqua… è fondamentale per disintossicarci in modo naturale e mantenere idratato tutto l’organismo. E se al mattino ad un bicchiere di acqua tiepida aggiungiamo un bel po’ di succo di limone, facciamo un grande favore al fegato perché lo aiutiamo ancora più facilmente a sbarazzarsi delle tossine.

Infatti, l’acido citrico contenuto nel succo di limone stimola questo organo a produrre la bile che, come abbiamo già visto, rappresenta un altro importante veicolo che il nostro corpo utilizza per espellere le tossine.

Assicuriamoci di inserire almeno una volta al giorno nei nostri pasti una porzione di verdure crocifere. Quali sono? Broccoli, cavoli, rucola, cavoletti di Bruxelles etc. Ci aiuteranno per una sana disintossicazione del fegato.

Evitiamo il più possibile di consumare zucchero bianco raffinato e integrale di canna, troppi cibi fritti, le farine  e il sale (a meno che non usiamo in giusta misura il sale rosa dell’Himalaya). Calcoli biliari, calcoli renali, renella nella vescicola biliare e nei reni sono il risultato naturale dell’incapacità dell’organismo di eliminare i depositi di calcio inorganici formatisi con il consumo di amidi e zuccheri concentrati.

Per cucinare, condire o friggere (se proprio dobbiamo) usiamo olio extra vergine di oliva, di cocco o burro chiarificato (il ghee della Medicina Ayurvedica).

La silimarina, principio antico del cardo mariano, è utile per la disintossicazione del fegato perché protegge le sue cellule inibendo le sostanze dannose che causano loro danni. Inoltre, stimola la rigenerazione delle cellule danneggiate del fegato e aiuta anche a prevenire l’esaurimento del glutatione, uno degli elementi fondamentali per la disintossicazione del fegato.

Il carciofo contiene composti benefici come la cinarina, che svolge un’azione protettiva contro gli agenti epato-tossici. Inoltre, ha un potente effetto rigenerante per gli epatociti (le cellule del fegato), agendo in modo simile alla silimarina. Aggiungere il carciofo nella nostra dieta quando il carciofo è tra gli ortaggi di stagione.

La curcuma è una delle migliori spezie utili per purificare il fegato dalle tossine, perché aumenta la produzione di bile, aiutando a espellere le tossine, e può inoltre contribuire a ridurre l’infiammazione del fegato. Introduciamo, dunque, questa spezia salutare nella nostra dieta. Per chi non lo sapesse, la curcuma è anche uno degli ingredienti principali del curry.

La barbabietola rossa ha proprietà disintossicanti, depurative, antisettiche e mineralizzanti: la rapa rossa contiene ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio, fosforo. Tenete a mente che il ferro vegetale è di più difficile assimilazione di quello animale, ed è utile consumare i vegetali contenenti ferro con del succo di limone (vitamina C), che ne facilita l’assimilazione.

Le controindicazioni riguardano chi soffre di gastrite, perché questo ortaggio stimola la produzione dei succhi gastrici. Inoltre contiene zuccheri, per cui chi soffre di diabete deve valutarne l’opportunità di assunzione. Anche chi ha problemi di calcoli renali deve fare attenzione per la presenza di calcio.

Quel fiore giallo che colora i nostri campi in primavera è il tarassaco, una delle migliori piante per purificare il fegato. Infatti, possiede proprietà rigenerative per gli epatociti, particolarmente utili in caso di ittero, gonfiore del fegato, epatite e indigestione. Possiamo preparare delle colorate insalate usando anche foglie, fiori e radici di tarassaco. In alternativa, si può fare un decotto usando la radice di tarassaco: portiamo ad ebollizione la radice e la lasciamo a fuoco leggero per 10-15 minuti. Filtriamo e godiamocene una tazza tre volte al giorno.

Aggiungo anche tre ricettine di succhi depurativi per il fegato, la prima suggerita da Norman Walker; lui stesso sottolinea che ’… È sciocco sostenere che i succhi siano cibo concentrato. Nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà. Un alimento concentrato è un prodotto che è stato disidratato, da cui cioè è stato tolto il contenuto di acqua. I succhi sono invece un cibo molto liquido, l’acqua biologica di più alta qualità con dentro atomi e molecole nutritivi in un volume microscopico. Ed è proprio di quel volume microscopico che le cellule e i tessuti del corpo sono affamati!… Comunque sia, il succo fresco di verdure crude è prontamente e velocemente assimilato dal corpo umano. Poiché sono cibi organici e vivi, rigenerano l’intero corpo con risultati sorprendentemente rapidi. Non considerate mai, dunque, i succhi freschi di verdure crude come cibo concentrato o medicine concentrate quando sono al loro stato naturale. Sono invece tra i cibi meno concentrati eppure tra i più nutrienti’.

Succo di Barbabietola, Carota e Cetriolo 

600 gr di Carota, 300 gr di Barbabietola cruda, 300 gr di Cetriolo

Poiché in questo caso il succo è più importante delle fibre, possiamo usare anche estrattore o centrifuga. Questo succo può essere bevuto più volte al giorno.

Succo di Sedano, Mele, Carote e Lime 

2 mele, 2 carote, 1 gambo di sedano, 2 lime (o limoni)

Tutti gli ingredienti vanno lavati e tagliati a pezzetti e spremuti singolarmente e uniti insieme.

Succo di Cavolo Nero, Cetriolo, Bietola e Limone 

2 tazze di cavolo nero tritato, 1 tazza di cetriolo tritato, 1 tazza di bietola tritata, 1 limone (sbucciato)

Mettiamo tutti gli ingredienti nell’estrattore; è sufficiente bere il succo una sola volta al giorno.

Buona Salute a tutti!

 

Istituto di Bioenergia
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fonte: Fresh Vegetables and Fruit Juices (Succhi Freschi di Frutta e Verdura)-Norman Walker

fonte: I rimedi naturale per depurare e curare il fegato-Roberto Marrocchesi

fonte: www.fondazionefegato.it

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